I maggiori esponenti della “nouvelle théologie”.
I maggiori esponenti della “nouvelle théologie”.
“Cara Sig.na, potrebbe spiegarmi cosa sarebbe questa “ateologia” da lei citata e tanto disprezzata?” Email firmata del 2 febbraio 2013.
La cosiddetta “nuova scuola di pensiero teologico”, popolarissima dagli anni Cinquanta del XX secolo, soprattutto in Francia e Germania, denominata nouvelle théologie (nuova teologia), è caratterizzata da un rifiuto del dominio della Scolastica per favorire un ritorno alle fonti (letteralmente Ressourcement in francese, la denominazione originale del movimento, che però ebbe meno fortuna del termine nouvelle théologie), vale a dire le Sacre Scritture e la Patristica.
Pio XII condannò la nouvelle théologie nell’enciclica “Humani Generis”. Il “pastore angelico” aveva capito che, in realtà, le fonti a cui questi “riformatori teologici” volevano ritornare non erano i Padri della Chiesa, tanto meno i Sacri Testi della Bibbia; ma semmai di quei filosofi che hanno seminato l’ateismo moderno (Kant, Nietzsche, Hegel, Heidegger, etc…).
La nouvelle théologie viene anche chiamata “neomodernismo” in quanto i teologi del gruppo favorirono l’apertura al dialogo con il mondo contemporaneo, e mostrarono interesse per l’esegesi biblica, l’arte, la letteratura ed il misticismo, similmente al modernismo dell’inizio del XX secolo – “somma di tutte le eresie” condannata da San Pio X nell’enciclica “Pascendi Dominici gregis” - che voleva un rinnovamento della teologia e della dottrina della Chiesa che tenesse conto delle conquiste e delle istanze della modernità.
Convinti della bontà della loro impresa, modernisti e neomodernisti polemizzarono con la tradizionale teologia scolastica che preferiva – secondo loro – starsene al sicuro in posizioni consolidate da secoli, e faceva fatica o addirittura si rifiutava di vedere gli aspetti positivi del mondo moderno, benché avverso alla Verità cristiano-cattolica. Era indispensabile, sempre secondo costoro, recuperare ed accogliere il positivo. Cosa che il Magistero della Chiesa fece nel Concilio Vaticano II, nominando periti i “nuovi teologi”.
I maggiori esponenti della nouvelle théologie sono: Pierre Teilhard de Chardin, Karl Rahner, Henri de Lubac, Jean Daniélou, Hans Urs von Balthasar, John Courtney Murray (gesuiti); Yves Congar, Dominique Chenu, Edward Schillebeeckx (domenicani); Louis Bouyer, Bernhard Haring, Johann Baptist Metz e Hans Kung.
Ovviamente non si tratta di un mero elenco di eretici, anzi, alcuni di loro hanno scritto cose pienamente ortodosse, ed erano spinti da buone motivazioni. Purtroppo avevano quella che io chiamo “la sindrome di Donna Prassede”, uno dei personaggi secondi dei “Promessi sposi”. “Tutto lo studio di donna Prassede era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio grosso, che era di prendere per cielo il suo cervello.” (Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, cap. XXV).
BIBLIOGRAFIA
Vera e falsa teologia – Come distinguere l’autentica “scienza della fede” da un’equivoca “filosofia religiosa”, di monsignor Antonio Livi (Ed. Leonardo, 2012).